
Art. 169 del nuovo codice della strada - Trasporto di persone, animali e oggetti sui veicoli a motore.
"È vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida. È consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore a uno, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete o altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C.”
Tutto questo vuol dire che se avete un solo cane in macchina la scelta su come e dove farlo sentire a suo agio sarà ampia, ma badate bene che non sia d’intralcio a chi guida!
Quindi: non deve saltellare tra un sedile e l’altro e non deve stare in braccio a chi guida o tra le sue gambe (sembra facile giusto?!?); ma la legge purtroppo non ci parla delle misure di sicurezza per lui.
Iscrizione anagrafe
L’iscrizione all’anagrafe canina è obbligatoria, un dovere sancito dalla legge n°281 del 1991 (“Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo”) e successivamente ribadito dall’Ordinanza del 6 agosto 2008 (“ordinanza recante misure urgenti per l’identificazione e la registrazione della popolazione canina”) e dall’Ordinanza del 21 luglio 2010.
In Italia, dunque, chiunque possieda un cane deve farlo registrare presso gli uffici competenti della propria Regione o del proprio Comune. Di norma tale registrazione deve avvenire entro 15 giorni dall’entrata in possesso dell’animale o entro i primi 3 mesi del cucciolo.
Ogni regione, poi, stabilisce l’ammontare delle sanzioni per chi omette l’iscrizione o non aggiorna i dati anagrafici, come ad esempio il cambio di residenza o il decesso dell’animale.
Grazie all’anagrafe canina il cittadino e il suo animale godono anche di una maggiore tutela, in particolar modo se il cane si perde. L’Anagrafe degli Animali d’Affezione realizzata dal Ministero della Salute in stretta collaborazione con le amministrazioni locali (come dall’accordo Stato-Regioni del 6 febbraio 2003) è infatti una grande banca dati informatizzata che raccoglie a livello nazionale i dati anagrafici della popolazione di cani registrati da ogni singola regione.
In questo modo sono disponibili online i riferimenti utili a rintracciare la provenienza del cane smarrito e del legittimo proprietario, il tutto nel pieno rispetto della tutela della privacy del cittadino. Infatti, il codice identificativo dell’animale (microchip o tatuaggio) permette a chiunque abbia trovato un animale abbandonato di risalire alla regione di origine e ai contatti degli uffici Asl di riferimento dove l’animale è stato registrato.
Cosa fare quando si trova un animale abbandonato?
Chiunque trovi un cane o un gatto può aiutarlo a trovare casa. Se il cane dispone di tatuaggio leggibile, ci si può connettere al sito del Ministero della Salute e inserire il codice numerico. Diversamente ci si deve recare presso uno studio veterinario o un canile pubblico dove con l’apposito lettore sarà possibile verificare la presenza del microchip e leggere il codice identificativo di 15 cifre.
Gatti e i furetti: obbligatorio solo per l’estero.
L’iscrizione all’Anagrafe degli Animali d’Affezione oltre che per i cani è obbligatoria anche per i gatti e i furetti che devono espatriare. Per legge anche questi piccoli amici per potere andare all’Estero devono avere microchip e passaporto europeo (Regolamento 998/2003) rilasciato dai servizi veterinari della Asl competente per territorio.
Diversamente l’iscrizione all’anagrafe regionale, e la relativa applicazione del microchip, è un atto volontario. Così com' è del tutto volontaria la registrazione del proprio gatto all’"Anagrafe Nazionale Felina" (www.anagrafenazionalefelina.it), realizzata privatamente dall’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) e che offre uno strumento in più per rintracciare l’animale smarrito.
L’anagrafe dei conigli
Su www.anagrafeconigli.it si può registrare il proprio roditore. Oltre a essere uno strumento utile in caso di smarrimento dell’animale, quella dei conigli è una banca dati privata il cui scopo è quello di raccogliere dati sulla popolazione degli esemplari da compagnia presenti sul territorio e al contempo di contribuire al riconoscimento di questo simpatico amico come animale d’affezione a livello legislativo nazionale garantendogli così la stessa tutela di cani e gatti con assoluto divieto di macellazione.